IMPRENDITORE DEL GUSTO

Il video è stato commissionato dalla Regione Lombardia e presentato il 28 novembre 2008 alla Convention Dirigenti, appuntamento annuale fissato dal Presidente Formigoni con i segretari generali e direttivi per fare il punto sulla situazione dell’anno passato, stabilire criteri e principi per l’anno a seguire, discutere un tema di attualità politico-istituzionale. Quest’anno il programma prevedeva l’intervento di uno chef.

Chi è lo chef? E’ la figura centrale del ristorante, la guida della cucina, l’interlocutore della proprietà, il punto di riferimento per la clientela. La metafora dello chef sintetizza efficacemente le competenze che i dirigenti devono avere per interpretare il ruolo in maniera corretta, attraverso i concetti di conoscenza, creatività, coinvolgimento, contestualità, collegialità, concretezza, comunicazione.

Conoscenza: Lo chef conosce tutti gli ingredienti e le tecniche di cottura. Controlla le fasi dell’acquisto degli ingredienti: il rapporto qualità prezzo è alla base di qualsiasi attività economica.

Creatività: Ha la responsabilità di creare nuovi piatti.

Coinvolgimento: E’ direttamente coinvolto nella progettazione dei piatti.

Contestualità: Lo chef è attento anche all’arredamento del locale, alla presentazione dei piatti, al servizio.

Collegialità: In cucina non sempre prepara direttamente i piatti, ma guida gli altri alla realizzazione. In sala collabora con il sommelier.

Concretezza: E’ il finalizzatore delle azioni che si preparano in cucina.

Comunicazione: Illustra i suoi piatti ai clienti e ai media.

Il raggiungimento degli obiettivi e l’affermazione di uno stile di management autorevole e riconosciuto si determinano attraverso queste fasi, tenendo conto delle esigenze dei clienti, del livello di disponibilità finanziaria e dell’evoluzione del gusto nella società.